Sabato
10 Gennaio 2009
ore 21.00
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La vedovanza spesso porta la solitudine e
risposarsi può essere una buona soluzione, soprattutto
quando il defunto marito lo permette nel testamento.
L'inghippo nasce quando il trapassato, sentendo odore di imbroglio,
detta della condizioni "vincolanti" per la celebrazione
della nuova unione.
Allora occorre trovare un modo per aggirarle e per poter così
convolare alle sospirate nozze.
I pretendenti non mancano, ma... a chi concederà la
mano la promessa sposa?
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Sabato
24 Gennaio 2009
ore 21.00
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Commedia ben incentrata su situazioni e personaggi
tipici di fine ‘800, ma sempre attuali. Se ad una famiglia
borghese composta da padre, ex bottegaio arricchito, che ora
opera con successo in Borsa, da madre che aspira ad un quarto
di nobiltà e da una figlia romantica e svanita che
sogna l’ amore con un poeta, aggiungiamo un amico di
famiglia furbo e maneggione ed un pretendente simpatico e
squattrinato, il gioco è fatto in un susseguirsi di
situazioni gustose e divertenti.
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Sabato 21 Febbraio 2009
ore 21.00
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La commedia di
Carlo Gallo, è una storia ambientata in un paesino
di collina, nell’autunno del 1941. Tutta la vicenda
ruota attorno ad una locandiera (Marieta) rimasta vedova,
con un figlio militare in Libia ed una figlia (Rosina) tornata
dalla città dopo gli studi. Ragazza appena diciottenne,
contesa da Corrado, ragazzo benestante di città e cacciatore
per diletto, che anche Lei ama e Michel, paisan un po’
tonto e non amato ma ben visto dalla madre. La vicenda amorosa
si dipana tra alterne vicende e curiosi personaggi che ruotano
attorno a questa storia, dalla guardia comunale Bastian a
Martin paisan sempre ‘n po’ cioch e Bernard ël
postion, a Don Giovan con la perpetua Gertrude che i smangia
‘l nas e Gregori ‘l sacrista bastanssa ciorgn.
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Sabato
7
Marzo 2009
ore 21.00
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Da che mondo
è mondo, quando c’è l’amore è
indispensabile un po di gelosia, che altro non è, che
il timore di perdere un qualcosa che si ritiene indispensabile
per il proprio benessere e che altri possano portarlo via.
Non bisogna esagerare però, perché soffrire
troppo per gelosia, vuol dire che uno non ha mai avuto i calcoli
renali. Questa teoria, si può abbinare al nostro Vigin,
padrone di casa sessantenne e uomo tutto d’un pezzo,
venuto dalla campagna a Torino. Facendo la gavetta e lavorando
dalla mattina alla sera, risparmiando lira su lira, è
riuscito a costruirsi una bella azienda e a farsi una bella
posizione. Naturalmente è un tipo nervoso e uno di
quelli che sono convinti che, se mancano loro, il mondo va
alla fine. Avendo poi una moglie Erminia, giovane e carina
ed una bellissima figlia Lidia, allevata alla moda vecchia,
come si dice, tutto il suo mondo gira attorno a casa e lavoro.
Come si sa, il troppo lavoro, porta all’esaurimento
che a volte fa travisare le cose e succede quindi che un giorno,
rimasto a riposo per ordine del dottor Pinta, sfogliando un
libro di poesie, cade una lettera profumata. Aprendola senza
interesse, mentre la legge fa capire al pubblico, cosa sta
provando nel momento in cui gli sta crollando il mondo addosso.
Il tarlo della gelosia si mette in azione e lo porterà
in un progressivo aumento d’indagine con la collaborazione
del ragionier Garlanda, suo fedele collaboratore, simpatico
cinquantenne suonato sia per età che per difetti fisici.
La vicenda prosegue con incalzanti situazioni che portano
il Vigin, dopo varie figuracce, alla nuda verità, che
come sempre è la sola che vince in qualsiasi situazione.
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